domenica 31 dicembre 2006

Buon Anno!!


Ed eccoci giunti all'ultimo giorno di questo 2006, prima di farvi tanti tanti auguri vi lascio con qualche piccola avvertenza per cominciare bene il nuovo anno...
Allora mi addentro nel campo delle credenze popolari e vi informo che avrete fortuna se:

  • la mattina di capodanno la prima persona che incontrerete sarà del sesso opposto al vostro, ma potrà andarvi bene anche se scorgerete un vecchio o un gobbo (fortuna eccelsa quindi se il vegliardo in questione è automunito della suddetta, non barate legando vostro nonno ottuagenario e juventino sfegatato fuori dalla porta di casa, non ve la do valida)
  • allo scoccare della mezzanotte e nel lasso dei dodici rintocchi riuscirete ad ingurgitare dodici bei chicchi d'uva (nera a quanto pare, ma non è confermato)
  • mangerete il classico piatto di lenticchie che a quanto pare simboleggiano soldi
  • indosserete il famigerato intimo rosso che occhieggiava già da ottobre nelle vetrine di intimo aspettandovi paziente...
passiamo ora a quelle cose che dovete assolutamente evitare, se non volete rischiare un 2007 pieno di sfortuna:
  • a quanto pare non dovrete assolutamente imbattervi domani mattina in un prete o peggio ancora in un bambino (e qui immagino già Iniquo annuire in maniera forsennata)
  • tremenda sfortuna a chi vede un cavallo bianco -.- (eh lo so qua ho salvato il 99% della popolazione che non abitando presso ippodromi o allevamenti equini è praticamente immune... dove cavolo lo trovate un cavallo bianco la mattina del 1?? vabbè che è difficile pure il 2 comunque...)
  • non si deve inoltre mangiare all'aperto perchè ciò sarebbe presagio di miseria assicurata (e pure qui sono stata buona, mangiare all'aperto con 4 gradi non è proprio la prima idea che vi viene per salutare l'anno appena entrato!)
Bene ecco qui un piccolo compendio delle cose che vi conviene fare o evitare... ah un'ultima cosa, a quanto pare non bisogna uscire il primo dell'anno con le tasche vuote quindi munitevi almeno di un euro, sarà un toccasana per le vostre finanze...
E questo era proprio tutto, vi lascio con i miei migliori auguri per una serata tranquilla e divertente, che il nuovo anno avveri qualcuno dei vostri desideri...(qualcuno eh... altrimenti poi cosa vi lascio per il 2008??) BUON ANNO!!

lunedì 25 dicembre 2006

Buon Natale!


A chi è passato di qui in questi giorni, a chi non ci è mai passato, a chi ci passerà... i miei migliori AUGURI per un felice Natale!!
Un augurio a parte va ad una persona che, anche se lontana, sa rendere ogni singolo giorno meraviglioso...Grazie, hai reso questi giorni ancora più speciali.AUGURI!!

lunedì 18 dicembre 2006

Natale è... qui!


Eccoci qui... ormai ci siamo, Natale è di nuovo arrivato! Eh lo so molti di voi al solo pensiero avranno le labbra contorte in una smorfia di fastidio e sentiranno inesorabile risalire un conato...
...E invece io NO! Adoro il Natale è una festa che pur facendomi avvertire spesso una strana malinconia mi fa stare bene, è come se in questi giorni l'aria assumesse un odore diverso... Mi diverte tantissimo andare in giro per le strade piene di luci, con le vetrine addobbate, il rosso, il luccichio delle coccarde, i presepi, le gente che si scambia gli auguri!
Ogni anno aspetto con ansia la sera della vigilia, le strade che lentamente si svuotano, le luci delle case tutte accese, quella tipica nebbiolina che taglia a metà il campanile del duomo che sbircio dalla mia finestra,la casa che quella sera ha un calore particolare...
Quest'anno in realtà ho anche un motivo in più per essere felice e anche se non sarà con me in quei giorni saprò che comunque c'è, ricorderò il suo sguardo tenero che mi osservava quando passeggiando per il corso illuminato a festa guardavo felice le luci e gli stringevo più forte la mano...
Bene ed ora mentre molti di voi saranno già corsi a prendere un antiacido do un ultimo sguardo al mio alberello e vi lascio con una piccola preghiera: se proprio non riuscite a farvi piacere questa festa non rovinatela agli altri!! Bastano un sorriso e un "Auguri!" ... non possono mica far male! (..e poi 15 giorni tra feste e festicciole passano in fretta su...!) Auguri!! :D

domenica 26 novembre 2006

...Grazie...



In quel momento apparve la volpe. "Buon giorno", disse la volpe. "Buon giorno", rispose gentilmente il piccolo principe, voltandosi: ma non vide nessuno. "Sono qui", disse la voce, "sotto al melo…." "Chi sei?" domandò il piccolo principe, " sei molto carino…" "Sono la volpe", disse la volpe. " Vieni a giocare con me", disse la volpe, "non sono addomesticata". "Ah! scusa ", fece il piccolo principe. Ma dopo un momento di riflessione soggiunse: "Che cosa vuol dire addomesticare?" "Non sei di queste parti, tu", disse la volpe "che cosa cerchi?" "Cerco gli uomini", disse il piccolo principe. "Che cosa vuol dire addomesticare?" " Gli uomini" disse la volpe "hanno dei fucili e cacciano. E' molto noioso!E' il loro solo interesse.Allevano anche delle galline E' il loro solo interesse. Tu cerchi le galline?" "No", disse il piccolo principe."Cerco degli amici. Che cosa vuol dire addomesticare?" "E' una cosa da molto dimenticata. Vuol dire creare dei legami…" " Creare dei legami?" " Certo", disse la volpe. "Tu, fino ad ora per me, non sei che un ragazzino uguale a centomila ragazzini. E non ho bisogno di te. E neppure tu hai bisogno di me. Io non sono per te che una volpe uguale a centomila volpi. Ma.se tu mi addomestichi, noi avremo bisogno uno dell'altro. Tu sarai per me unico al mondo, e io sarò per te unica al mondo." "Comincio a capire", disse il piccolo principe. "C'è un fiore…. Credo che mi abbia addomesticato…" "E' possibile", disse la volpe "capita di tutto sulla terra…" "Oh! Non è sulla terra", disse il piccolo principe. La volpe sembrò perplessa: "Su un altro pianeta?" "Sì" "Ci sono dei cacciatori su questo pianeta?" "No" "Questo mi interessa! E delle galline?" "No" "Non c'è niente di perfetto", sospirò la volpe. Ma la volpe ritornò alla sua idea: "La mia vita è monotona. Io do la caccia alle galline, e gli uomini danno la caccia a me .Tutte le galline si assomigliano, e tutti gli uomini si assomigliano. E io mi annoio per ciò. Ma se tu mi addomestichi la mia vita, sarà come illuminata. Conoscerò il rumore di passi che sarà diverso da tutti gli altri. Gli altri passi mi faranno nascondere sotto terra. Il tuo, mi farà uscire dalla tana, come una musica. E poi, guarda! Vedi, laggiù in fondo, dei campi di grano? Io non mangio il pane e il grano, per me è inutile. I campi di grano non mi ricordano nulla. E questo è triste! Ma tu hai dei capelli color d'oro. Allora sarà meraviglioso quando mi avrai addomesticato.Il grano, che è dorato, mi farà pensare a te. E amerò il rumore del vento nel grano…" La volpe tacque e guardò a lungo il piccolo principe: "Per favore …..addomesticami", disse. "Volentieri", rispose il piccolo principe, "ma non ho molto tempo, però.Ho da scoprire degli amici e da conoscere molte cose". "Non si conoscono che le cose che si addomesticano", disse la volpe."gli uomini non hanno più tempo per conoscere nulla. Comprano dai mercanti le cose già fatte. Ma siccome non esistono mercanti di amici, gli uomini non hanno più amici. Se tu vuoi un amico addomesticami!" "Che bisogna fare?" domandò il piccolo principe. "Bisogna essere molto pazienti", rispose la volpe. "In principio tu ti sederai un po' lontano da me, così, nell'erba. Io ti guarderò con la coda dell'occhio e tu non dirai nulla. Le parole sono una fonte di malintesi. Ma ogni giorno tu potrai sederti un po' più vicino…." Il piccolo principe ritornò l'indomani. "Sarebbe stato meglio ritornare alla stessa ora", disse la volpe.Se tu vieni, per esempio, tutti i pomeriggi, alle quattro, dalle tre io comincerò ad essere felice. Col passare dell'ora aumenterà la mia felicità.Quando saranno le quattro, incomincerò ad agitarmi e ad inquietarmi; scoprirò il prezzo della felicità! Ma se tu vieni non si sa quando, io non saprò mai a che ora prepararmi il cuore… Ci vogliono i riti". "Che cos'è un rito?" disse il piccolo principe. "Anche questa è una cosa da tempo dimenticata", disse la volpe. "E'quello che fa un giorno diverso dagli altri giorni, un'ora dalle altre ore. C'è un rito, per esempio, presso i miei cacciatori. Il giovedì ballano con le ragazze del villaggio. Allora il giovedì è un giorno meraviglioso! Io mi spingo sino alla vigna. Se i cacciatori ballassero in un giorno qualsiasi i giorni si assomiglierebbero tutti, e non avrei mai vacanza". Così il piccolo principe addomesticò la volpe. E quando l'ora della partenza fu vicina: "Ah!" disse la volpe, "…Piangerò" "La colpa è tua", disse il piccolo principe, "Io, non ti volevo far del male, ma tu hai voluto che ti addomesticassi…" "E' vero", disse la volpe. "Ma piangerai!" disse il piccolo principe. "E' certo", disse la volpe. "Ma allora che ci guadagni?" "Ci guadagno", disse la volpe, "il colore del grano". Soggiunse: "Va a rivedere le rose. Capirai che la tua è unica al mondo". "Quando ritornerai a dirmi addio ti regalerò un segreto". Il piccolo principe se ne andò a rivedere le rose. "Voi non siete per niente simili alla mia rosa, voi non siete ancora niente" , disse. "Nessuno vi ha addomesticato e voi non avete addomesticato nessuno. Voi siete come era la mia volpe. Non era che una volpe uguale a centomila altre. Ma ne ho fatto il mio amico e ne ho fatto per me unica al mondo". E le rose erano a disagio. "Voi siete belle, ma siete vuote", disse ancora. "Non si può morire per voi. Certamente, un qualsiasi passante crederebbe che la mia rosa vi rassomigli, ma lei, lei sola, è più importante di tutte voi, perché è lei che ho innaffiata. Perché è lei che ho messa sotto la campana di vetro, Perché è lei che ho riparato col paravento. Perché su di lei ho ucciso i bruchi (salvo due o tre per le farfalle). Perché è lei che ho ascoltato lamentarsi o vantarsi, o anche qualche volta tacere.Perché è la mia rosa" E ritornò dalla volpe. "Addio", disse. "Addio", disse la volpe. "Ecco il mio segreto. E' molto semplice: non si vede bene che col cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi". "L'essenziale è invisibile agli occhi", ripeté il piccolo principe, per ricordarselo.
"E' il tempo che tu hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa così importante".
"E' il tempo che ho perduto per la mia rosa…" sussurrò il piccolo principe per ricordarselo. "Gli uomini hanno dimenticato questa verità. Ma tu non la devi dimenticare. Tu diventi responsabile per sempre di quello che hai addomesticato. Tu sei responsabile della tua rosa…" "Io sono responsabile della mia rosa…." Ripetè il piccolo principe per ricordarselo.

da "Il piccolo principe"

domenica 19 novembre 2006

nuovi germogli di stupidità umana

La notizia è di qualche giorno fa, in rete, categoria "video divertenti", è stato trovato un video girato in un istituto professionale di Torino che mostra 4 studenti mentre aggrediscono e percuotono un ragazzo di 17 anni affetto da una particolare forma di autismo.
Il video è stato diffuso da una studentessa che, ehm...onore al merito , è stata protagonista dell'aggressione! Come detto il video mostra questa aggressione:una decina di ragazzi stanno a guardare mentre vengono sferrati pugni e calci al disabile, il quale resta fermo in angolo e tentando una debole reazione perde anche gli occhiali , parte poi (eh si le cose vanno fatte per bene, con coordinazione eh!) un lancio di oggetti... Il tutto avviene sotto gli occhi dell'intera classe che guarda la scena schiamazzando...
Bene: i ragazzi sono stati identificati, sospesi per l'intero anno scolastico sono stati anche ascoltati dai pubblici ministeri davanti ai quali si sono esibiti in lacrime e mille scuse... si mostrano sconcertati... arrivano a dichiarare che "...non è nata come una cattiveria..."
Eh già questa non è di certo una cattiveria, perché purtroppo anche la cattiveria richiede una certa dose di neuroni e qui è palese come ne siano tutti privi...
Ma alla fine in fondo forse non è colpa loro, povere anime ingenue e burlone... vuoi vedere che è colpa dei genitori e della loro pigrizia? Eh già se solo quelle sere avessero girato un pò di più per trovare una farmacia aperta, forse ora sarei qui a parlarvi dei mille modi per cucinare le patate...

martedì 14 novembre 2006

teneri batuffoli esasperati


Benvenuti nel meraviglioso mondo dei coniglietti suicidi!
In effetti il libro non è nuovissimo, sicuramente molti di voi hanno già avuto modo di comprarlo o anche solo di dargli un'occhiata... beh se sapete di cosa sto parlando avrete già riso alle fantastiche trovate di questi fantasiosi animaletti decisi e determinati... a farla finita!!
Una serie di vignette mostrano questi simpaticissimi coniglietti che mantenendo sempre un'espressione impassibile cercano nei modi più disparati e ingegnosi il suicidio perfetto...
L'effetto è decisamente esilarante, dal coniglietto che incollato all'esterno di sottomarino ne attende l'immersione a quelli che tranquillamente prendono il sole davanti all'arca di Noè mentre tutti gli altri si accalcano per salirvi... e che dire del mitico coniglietto che attende paziente su di uno sgabello posto davanti al "mondo dei coltelli" l'apertura del negozio di fronte... cosa c'è di strano? nulla...! se non fosse che l'esercizio in questione è "la casa della calamita"!!
Vale davvero la pena, ve ne innamorerete... peccato che durerà poco! neanche voi riuscirete a distoglierli dal loro intento!!! :)



martedì 7 novembre 2006

Giorgio Bocca ... di rosa

"...Napoli è una città decomposta..." , "...I leghisti dicevano forza Etna, forza Vesuvio..." : dichiarazioni interessanti vero? Eh già, queste sono solo alcune delle argute riflessioni del sig. Giorgio Bocca su Napoli...
Credete si sia fermato qui? Eh no siete in errore... l'intervista è continuata con una magnifica distinzione tra popolo (dotato comunque di intelligenza) e plebe ("roba che vive di magie, stato di povertà e di ignoranza") ... bene sappiate che la cittadinanza partenopea appartiene a quest'ultima categoria, ma d'altronde cosa potete aspettarvi da chi " organizza ogni tanto processioni con Maradona"!!?? -.- (eh ma insomma neanche un accenno a pizza e mandolino?? dove andremo a finire??!)
Eh grazie caro Bocca il tuo spaccato napoletano è veramente degno di nota, un sunto dello scibile umano...(o forse solo un delirio ottuagenario...mah!).
Ora non voglio neanche ribadire che ovviamente è auspicabile un cambiamento di mentalità in seno alla popolazione partenopea, un prendere coscienza che il miglioramento deve partire da ogni singolo componente della società, che non bisogna aspettar sempre un aiuto dall'alto, Napoli è una città che merita o meglio che deve imparare a meritare nella giusta maniera.
Perchè ricordate: nascere a Napoli NON è una sfortuna! nascere Giorgio Bocca SI...

martedì 31 ottobre 2006

Essere molesti....



Vorrei parlavi in questo post del caro carissimo Iniquo... Bene molti di voi penseranno si tratti di un essere un pò strano,alquanto taciturno, magari a volte un pò scontroso ma tutto sommato innocuo... Niente di più SBAGLIATO!! Si tratta in realtà della creatura più molesta in cui mi sia mai imbattuta. Vorrei darvi qui solo un breve sunto delle sue simpatiche e gioviali abitudini:
  • mi ricorda costantemente che moriremo tutti nel 2036
  • se sono preoccupata per qualcosa mi tranquillizza presentandomi sempre le eventualità più catastrofiche
  • odia toccare il cibo con le mani (ma pretende poi di aiutare in cucina)
  • durante la notte riesce (millimetro dopo millimetro) a farmi dormire sul ciglio del letto (finirò per tradirlo con il mio comodino)
  • quando non capisce una domanda ha la gradevole abitudine di ehm....sussurrare... "EEHHH????"
  • si diverte con simpatici scherzi acquatici (e poi mi tocca alle tre di notte asciugare il pigiama col phon)
  • ha sindacato sulla posizione di ogni virgola, punto, punto e virgola del mio secondo post!
Questa come vi ho detto è solo una piccola scelta delle sue gradevoli abitudini...
Vi saluto ora con una simpatica iniziativa: diventa protagonista! insulta anche tu il caro Iniquo basta cliccare http://iniquo-ubiquo.blogspot.com/
A presto allora e mi raccomando insultate numerosi!!!

P.S. che rimanga tra noi, lo so è fastidioso ma in fondo è come il singhiozzo: finchè ti assilla non lo sopporti ma quando poi va via...ti lascia quella strana sensazione di vuoto...che ti fa sentire come se mancasse Qualcosa...



sabato 28 ottobre 2006

Le Janare


"Unguento Unguento
mandame a la
noce di Benivento
supra acqua et supra ad vento
et supra ad omne maltempo"

Forse queste parole non vi diranno nulla, ma se le aveste pronunciate qualche secolo fa ora sareste in volo per un Sabba! Ecco, il mio primo post è dedicato proprio a loro: le streghe o, meglio ancora, le Janare.
Benevento è tradizionalmente riconosciuta come "la città delle streghe"; allora ecco un primo breve accenno a quella che è una delle leggende della mia terra.
Come ho detto prima parlerò della Janare che sono le tipiche streghe di Benevento: il nome deriva da "ianua " porta di casa, perchè era proprio da qui che entravano. L'identità di queste donne era sconosciuta, di giorno solitamente conducevano una vita tranquilla; di notte però cospargendosi di un unguento magico, pronunciando la famosa formula, avevano la capacità di spiccare il volo sopra una scopa di saggina essiccata. Le Janare possedevano una natura incorporea e potevano quindi entrare nelle abitazioni penetrando sotto le porte come fossero aliti di vento. Era però possibile evitare queste intrusioni mettendo dietro la porta una scopa od un sacchetto di sale. La tradizione infatti vuole che la Janara prima di accedere in casa dovesse fermarsi a contare tutti i fili che componevano la scopa od ogni singolo granello di sale, senza mai sbagliare. In tal modo il tempo scorreva e si arrivava al sorgere del sole, momento in cui la Janara perdeva i suoi poteri ed era costretta a fuggire via...
Presto continuerò a scrivere ancora di queste misteriose creature che in certe zone sono molto più di un semplice spauracchio per bambini.



giovedì 26 ottobre 2006

...direttamente dallo scatolone

Ed eccomi qui, testolina fuori dallo scatolone per dare un'occhiata a quello che succede... occhietti vispi e attenti comincio a guardarmi intorno... e poi... e poi si vedrà...!