Che la Finlandia non fosse la terra del calore e dell' amore lo sospettavo, mi erano però sconosciute le vette raggiunte da questo popolo nordico.
Ho appena acquistato un nuovo cellulare Nokia: funzionale, efficiente,quasi indistruttibile e dall'estetica decisamente gradevole. Insomma, un bel cellulare. Come ormai da molti anni accade, sarà per la frenesia che ormai investe tutti e che ci riduce i tempi all'osso, anche in questo telefono sono presenti i messaggi predefiniti. Non sia mai che si perdano 30 secondi a scrivere un "ci vediamo dopo" o un "arrivo più tardi".
Quello che però mi ha lasciata decisamente perplessa è stato lo scorgere, tra i tanti, un messaggio decisamente insolito: "ti amo anch'io!".
Sì, avete letto bene. C'è qualcuno che ha sentito l'impellente necessità di inserire tra un ritardo e una runione rimandata anche queste due piccole ma significative parole.
In primo luogo, penso alle inevitabili noie che possono generarsi. Come spiegare al perplesso e spaventato collega che non siete stati improvvisamente travolti da una violenta quanto improvvisa passione nei suoi riguardi ma, più semplicemente, avete solo trovato traffico e quindi siete in ritardo? O peggio ancora, come evitare il licenziamento se invece di comunicare al vostro capo l'ora dell'appuntamento gli dichiarate i vostri più reconditi sentimenti?
Io, francamente, la trovo un pò triste come cosa...
In conclusione, prima di intingere il cuore nello zucchero dopo aver ricevuto queste dolci parole dal vostro amato bene chiedetevi se, per caso, non stia solo posticipando di qualche minuto la vostra romantica fuga al supermercato per rifornire il frigo ormai vuoto. Ah... l'amour!
Per la crema pasticcera :
Per guarnire:
Preparazione: in una pentola con abbondante acqua mettete il burro e un pizzico di sale, quando inizia a bollire versate tutta la farina e mescolate energicamente per almeno 10 minuti. Indi fate raffreddare la pasta in un altro recipiente, incorporate poi le uova una per volta amalgamando bene tutto il composto (potete aiutarvi con una frusta).
Versate il composto così ottenuto in una tasca da pasticceria e formate le zeppole adagiandole su della carta da forno tagliata a quadrati uno per ognuna. In una padella capiente, con abbondante olio caldo friggete le zeppole; quando saranno belle dorate asciugatele sulla carta assorbente da cucina. Guarnitele poi con la crema pasticcera precedentemente preparata, una spolverata di zucchero a velo e le amarene. (alcuna varianti prevedono al posto dell'amarena l'uso della marmellata o anche di crema al cioccolato)