martedì 15 aprile 2008

Giubilo padano



Magari messa così la questione fa anche sorridere vero? Certo lo diventa un pò meno se si pensa allo scenario che si sta delineando ora in Italia.
Schiacciante vittoria del PDL alle elezioni di ieri, coalizione formata dal partito del sempre gagliardo Cavaliere alias la capigliatura più invidiata d'Italia e da un certo partito leghista che ha già dato i suoi migliori frutti alla nostra Repubblica.
Vediamo nel dettaglio gli inestimabili contributi:

Marzo 2004: il ministro della Giustizia Castelli si unisce ad un gruppo di giovani virgulti padani che al grido di "Chi non salta italiano è" saltavano allegri come tanti novelli Tigro nel Bosco dei Cento Acri per protestare contro le borse di studio ai meridionali e agli extracomunitari. Oltre al simpatico coretto da stadio si sono udite cose come «Il 25 aprile è nata una puttana l' hanno chiamata Repubblica italiana" ma anche «Abbiamo un sogno nel cuore, bruciare il tricolore». Alle prevedibilissime e giustissime polemiche suscitate l'esilarante risposta dello stipendiato dai contribuenti italiani è stata «Salto quanto mi pare»

Luglio 2005
Borghezio è condannato in via definitiva a due mesi e venti giorni di reclusione commutati poi in una multa 3.040 euro, perché responsabile dell'incendio, aggravato da finalità di discriminazione, appiccato ai pagliericci di alcuni immigrati che dormivano sotto un ponte a Torino.

Febbraio 2006 Calderoli ci delizia con il simpatico sketch della maglietta anti islamica in un clima non certo sereno.

Luglio 2006: Calderoli commenta così la vittoria dell'Italia ai mondiali di calcio « È una vittoria dell'identità italiana, di una squadra che ha schierato lombardi, napoletani, veneti e calabresi e che ha battuto una squadra, la Francia che, per ottenere dei risultati, ha sacrificato la sua identità schierando negri, musulmani e comunisti.

Febbraio 2008 Borghezio auspica che l'esempio del Kosovo sia
un precedente giuridico e politico molto importante per chi, in Europa, dalla Corsica alle Fiandre, alla nostra Padania, ora ancora Nazioni senza Stato, aspira all'indipendenza".

Ovviamente l'elenco sarebbe molto, ma molto più lungo ma sinceramente il disgusto è ancora tanto e le voglia sempre meno. Lascio a voi le considerazioni, ma per aiutarvi nel vostro compito vi lascio un compendio della fine diplomazia che caratterizza alcuni esponenti di questo tollerantissimo partito:

  1. "La civiltà gay ha trasformato la Padania in un ricettacolo di culattoni... Qua rischiamo di diventare un popolo di ricchioni"
  2. "Pacs e porcherie varie hanno come base l'arido sesso e queste assurde pretese di privilegi da parte dei culattoni..."
  3. "Dare il voto agli extracomunitari, non mi sembra il caso, un paese civile non può fare votare dei bingo-bongo che fino a qualche anno fa stavano ancora sugli alberi, dai"
  4. "Andremo a Bruxelles noi padani, porteremo un po' di saggezza della croce a quel popolo di pedofili!"
  5. "La spaventosa mattanza cui ha dato luogo a Erba un delinquente spacciatore marocchino ci prospetta quello che sarà, molte altre volte, uno scenario a cui dobbiamo abituarci. Al di là dell'effetto indulto, che qui come in altri casi dà la libertà a chi certo non la merita, vi è e resta in tutta la sua spaventosa pericolosità una situazione determinata da modi di agire e di reagire spazialmente lontani dalla nostra cultura e della nostra civiltà. Quel che è successo a Erba può succedere, in ogni momento, dovunque personaggi non integrati semplicemente perché non integrabili, hanno trovato nel nostro territorio e, purtroppo, anche in Padania facile accoglienza, ottusa tolleranza, favoritismi politico-sociali d'ogni genere. È ora di finirla"
  6. "La Lega non cambia linea vogliono l'8 per mille? Noi ai clandestini bastardi gli diamo il mille per mille di calci in culo con la legge Bossi-Fini."
  7. "La Padania è una realtà politica, culturale ed economica ben nota in tutto il mondo, anche se la classe politica stracciona del Mezzogiorno finge di non saperlo, mentre per noi il Meridione esiste solo come palla al piede, che ci portiamo dolorosamente appresso da 150 anni."
  8. "Quando vedo il tricolore mi incazzo. Il tricolore lo uso per pulirmi il culo"
  9. "Penso che vinceremo le elezioni e cambieremo la Costituzione in senso federalista. Ma, se sarà come l'ultima volta, con i partiti che racconteranno un sacco di bugie sulla devolution, per non cambiare nulla, sarà l'ultima volta che il Parlamento del Nord e la Lega tenteranno la via democratica."

No, dico... devo continuare?









3 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao Greta: ho letto il tuo ultimo post e purtroppo non posso fare altro che condividere (purtroppo, non per quello che dici, ma per gli scenari che prospetti!). A proposito di scenari futuri (e così resto sul pezzo!) vieni a fare un giro sul mio blog e vedrai quelli da me immaginàti. Quanto sarà lontana la realtà dalla fantasia?
Il Folle Bislacco.
http://ilfollebislacco.blogspot.com

Iniquo ha detto...

Quella gente è degna rappresentante della maggior parte degli italiani, altrimenti non sarebbe stata eletta.
Gli incivili e gli ignoranti sono la maggioranza; gli stupidi che prendono mille euro al mese si sentono rappresentati dall'uomo più ricco d'Europa e votano i loro datori di lavoro sperando nella carità mi fanno schifo: con tale idiozia danneggiano anche me, anche se in misura minore.
La maggior parte degli operai ha votato a destra, quindi la prossima volta che questi geni piangeranno per lo stipendio da fame (il più basso d'Europa) ed i 4 morti al giorno spero che qualcuno risponda con lo stesso egoismo e la stessa grettezza di cui loro hanno dato prova votando per partiti razzisti e populisti: CAZZI VOSTRI!

AndreA ha detto...

Che tristezza!!!

Un abbraccio....