mercoledì 11 agosto 2010

Elegantemente golf...


Il golf, sport dalle controverse origini (se ne contendono la partenità gli scozzesi e gli olandesi...), dall'etimologia ancora incerta ma dall'indiscutibile eleganza, non trovate?
Da acerrima nemica di ogni attività che preveda il movimento delle mie terga per più di 15 minuti, ho sempre trovato deliziosa l'idea di essere scarrozzata da quelle adorabili macchinine bianche, così in contrasto con lo sconfinato verde tutto intorno.
L'idea di uno sport che non preveda mie eccessive stillate di sudore, l'etichetta rigida e precisa votata al pieno rispetto dell'avversario (pare ci si debba premurare di non proiettare ombre e di non rientrare nel campo visivo avversario), la presenza di un simpatico omino addetto al trasporto della sacca per non affaticare le mie gentili membra hanno contribuito a fare del golf (nella mia pigra testolina, ovviamente) lo sport ideale.
Vogliamo tralasciare il dress code? Discrete polo, fantasie garbate, colori tenui, adorabili cappellini... insomma, in poche parole: l'Eleganza.
Qualcosa però è intervenuto a guastare l'idilliaca immagine fermamente ancorata nelle mie fantasie. Non essendo per natura egoista, ho pensato di dividere col resto del mondo i motivi della mia disillusione (e che ci devo restar male solo io??).
Signore e signori, ecco come il cattivo gusto fa a brandelli l'ultimo baluardo della raffinatezza...




Non vi basta? D'accordo...



Ed ora, vi ho convinto? Très Chic, nevvero?

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