sabato 26 aprile 2008

Silenzio


Un 25 aprile tranquillo: bella giornata assolata, calda quanto basta e affollata. Nel pomeriggio prima enorme coppa di gelato dell'anno con le amiche di sempre, serata passata a gironzolare in auto, senza una meta precisa col sottofondo di un cd composto di canzoni rigorosamente legate a ricordi della vita di ognuna. Ogni giorno mi rendo sempre più conto che le cose stanno cambiando, che noi siamo cresciute. A volte sembra di essere più distanti: le priorità mutano, gli interessi pure; magari tra un pò la vita ci allontanerà ancora di più, però per adesso voglio solo pensare a quanto è bello capirsi ancora solo con uno sguardo.
Tanto per essere ancora più "stucchevole", come QUALCUNO sicuramente mi definirà posto il testo di una canzone che da giorni mi ronza in testa e che io sinceramente trovo bella:


Di canzone in canzone
di casello in stazione
abbiam fatto giornata
che era tutta da fare
la luna ci ha presi
e ci ha messi a dormire
o a cerchiare la bocca
per stupirci o fumare
come se gli angeli fossero lì
a dire che si
è tutto possibile

Buonanotte all’Italia deve un po’ riposare
tanto a fare la guardia c’è un bel pezzo di mare
c’è il muschio ingiallito dentro questo presepio
che non viene cambiato, che non viene smontato
e zanzare vampiri che la succhiano lì
se lo pompano in pancia un bel sangue così
Buonanotte all’Italia che si fa o si muore
o si passa la notte a volerla comprare
come se gli angeli fossero lì
a dire che si
è tutto possibile
come se i diavoli stessero un po’
a dire di no, che son tutte favole

Buonanotte all’Italia che ci ha il suo bel da fare
tutti i libri di storia non la fanno dormire
sdraiata sul mondo con un cielo privato
fra San Pietri e Madonne
fra progresso e peccato
fra un domani che arriva ma che sembra in apnea
ed i segni di ieri che non vanno più via
di carezza in carezza
di certezza in stupore
tutta questa bellezza senza navigatore
come se gli angeli fossero lì
a dire che si
è tutto possibile
come se i diavoli stessero un po’
a dire di no, che son tutte favole

Buonanotte all’Italia con gli sfregi nel cuore
e le flebo attaccate da chi ha tutto il potere
e la guarda distratto come fosse una moglie
come un gioco in soffitta che gli ha tolto le voglie
e una stella fa luce senza troppi perché
ti costringe a vedere tutto quello che c’è
Buonanotte all’Italia che si fa o si muore
o si passa la notte a volersela fare...


mercoledì 23 aprile 2008

Scampagnata col trapassato

Meraviglie e idee geniali in quest'epoca moderna dedita alle più geniali stramberie tecnologiche di certo non ne mancano, il massimo si raggiunge poi quando il progresso si sposa con la difesa dell'ambiente. Vi hanno sempre messo tristezza i cimiteri? Avete sempre mal digerito il girovagare tra lugubri lapidi ornate di mestissimi fiori finti? Bene, dall'Australia qualcuno ha pensato a voi! E' arrivata la sepoltura invisibile...
L'idea è nata all'insegna del più sano ecologismo; sembra infatti che le tradizionali tecniche di inumazione e cremazione abbiano risvolti negativi sull'ambiente. Per quanto riguarda le cremazione produce gas serra, le bare invece vengono trattate con vernici nocive infine per l'imbalsamazione (che io trovo di un narcisismo esagerato!) vengono utilizzate sostanze chimiche che potrebbero inquinare suolo e falde acquifere. E allora? ecco l'ingegnosissima idea: cimiteri ecologici! Ossia sepolture sparse nel più assoluto nulla: giungla, foreste, deserti, steppe, tundra, taiga (scusate l'argomento mi ha preso...!) a patto che siano introvabili! Eh, direte voi, "E per portare un saluto alla cara nonna Giuditta?" niente di più facile: le tombe saranno rintracciabili grazie ad un sistema gps! Il progetto inoltre prevede di utilizzare rocce presenti sul luogo come lapidi e bare fatte di vimini o cartone riciclato.
Cari i miei pigroni allora scarpette ginniche, cestino da picnic al braccio, ombrellino parasole ( e ovviamente navigatore ben programmato, la nonna potrebbe restarci male vedendovi salutare un semplice e misero sasso) e via a sperdersi tra i prati in fiore! Buona ricerca!

martedì 15 aprile 2008

Giubilo padano



Magari messa così la questione fa anche sorridere vero? Certo lo diventa un pò meno se si pensa allo scenario che si sta delineando ora in Italia.
Schiacciante vittoria del PDL alle elezioni di ieri, coalizione formata dal partito del sempre gagliardo Cavaliere alias la capigliatura più invidiata d'Italia e da un certo partito leghista che ha già dato i suoi migliori frutti alla nostra Repubblica.
Vediamo nel dettaglio gli inestimabili contributi:

Marzo 2004: il ministro della Giustizia Castelli si unisce ad un gruppo di giovani virgulti padani che al grido di "Chi non salta italiano è" saltavano allegri come tanti novelli Tigro nel Bosco dei Cento Acri per protestare contro le borse di studio ai meridionali e agli extracomunitari. Oltre al simpatico coretto da stadio si sono udite cose come «Il 25 aprile è nata una puttana l' hanno chiamata Repubblica italiana" ma anche «Abbiamo un sogno nel cuore, bruciare il tricolore». Alle prevedibilissime e giustissime polemiche suscitate l'esilarante risposta dello stipendiato dai contribuenti italiani è stata «Salto quanto mi pare»

Luglio 2005
Borghezio è condannato in via definitiva a due mesi e venti giorni di reclusione commutati poi in una multa 3.040 euro, perché responsabile dell'incendio, aggravato da finalità di discriminazione, appiccato ai pagliericci di alcuni immigrati che dormivano sotto un ponte a Torino.

Febbraio 2006 Calderoli ci delizia con il simpatico sketch della maglietta anti islamica in un clima non certo sereno.

Luglio 2006: Calderoli commenta così la vittoria dell'Italia ai mondiali di calcio « È una vittoria dell'identità italiana, di una squadra che ha schierato lombardi, napoletani, veneti e calabresi e che ha battuto una squadra, la Francia che, per ottenere dei risultati, ha sacrificato la sua identità schierando negri, musulmani e comunisti.

Febbraio 2008 Borghezio auspica che l'esempio del Kosovo sia
un precedente giuridico e politico molto importante per chi, in Europa, dalla Corsica alle Fiandre, alla nostra Padania, ora ancora Nazioni senza Stato, aspira all'indipendenza".

Ovviamente l'elenco sarebbe molto, ma molto più lungo ma sinceramente il disgusto è ancora tanto e le voglia sempre meno. Lascio a voi le considerazioni, ma per aiutarvi nel vostro compito vi lascio un compendio della fine diplomazia che caratterizza alcuni esponenti di questo tollerantissimo partito:

  1. "La civiltà gay ha trasformato la Padania in un ricettacolo di culattoni... Qua rischiamo di diventare un popolo di ricchioni"
  2. "Pacs e porcherie varie hanno come base l'arido sesso e queste assurde pretese di privilegi da parte dei culattoni..."
  3. "Dare il voto agli extracomunitari, non mi sembra il caso, un paese civile non può fare votare dei bingo-bongo che fino a qualche anno fa stavano ancora sugli alberi, dai"
  4. "Andremo a Bruxelles noi padani, porteremo un po' di saggezza della croce a quel popolo di pedofili!"
  5. "La spaventosa mattanza cui ha dato luogo a Erba un delinquente spacciatore marocchino ci prospetta quello che sarà, molte altre volte, uno scenario a cui dobbiamo abituarci. Al di là dell'effetto indulto, che qui come in altri casi dà la libertà a chi certo non la merita, vi è e resta in tutta la sua spaventosa pericolosità una situazione determinata da modi di agire e di reagire spazialmente lontani dalla nostra cultura e della nostra civiltà. Quel che è successo a Erba può succedere, in ogni momento, dovunque personaggi non integrati semplicemente perché non integrabili, hanno trovato nel nostro territorio e, purtroppo, anche in Padania facile accoglienza, ottusa tolleranza, favoritismi politico-sociali d'ogni genere. È ora di finirla"
  6. "La Lega non cambia linea vogliono l'8 per mille? Noi ai clandestini bastardi gli diamo il mille per mille di calci in culo con la legge Bossi-Fini."
  7. "La Padania è una realtà politica, culturale ed economica ben nota in tutto il mondo, anche se la classe politica stracciona del Mezzogiorno finge di non saperlo, mentre per noi il Meridione esiste solo come palla al piede, che ci portiamo dolorosamente appresso da 150 anni."
  8. "Quando vedo il tricolore mi incazzo. Il tricolore lo uso per pulirmi il culo"
  9. "Penso che vinceremo le elezioni e cambieremo la Costituzione in senso federalista. Ma, se sarà come l'ultima volta, con i partiti che racconteranno un sacco di bugie sulla devolution, per non cambiare nulla, sarà l'ultima volta che il Parlamento del Nord e la Lega tenteranno la via democratica."

No, dico... devo continuare?